Le ventole del PC

Sebbene spesso trascurate, le ventole sono un componente decisamente importante per l'ottimo funzionamento del proprio personal computer. O meglio, sono un componente fondamentale per garantire una lunga vita a tutti i componenti: far lavorare costantemente un componente hardware (sia esso un disco fisso, la CPU, la RAM etc...) sotto stress termico (surriscaldato) equivale ad accorciarne il tempo medio di vita. Inoltre, se desiderate overcloccare il vostro PC (ovvero farlo lavorare al limite delle sue capacità), un'ottimo raffreddamento diventa indispensabile.

Con l'aumentare delle prestazioni, la quantità di calore prodotta è cresciuta di molto rispetto ai computer di 6 o 7 anni fa, in cui era sufficiente una semplice ventolina da 5cm al di sopra di un piccolo dissipatore sulla CPU e la ventola interna all'alimentatore per raffreddare sufficientemente il tutto. Nel'articolo relativo al raffreddamento del Case, ho tentato di spiegare l'importanza di un buon flusso d'aria all'interno del PC ed il posizionamento di ventole e componenti vari onde non creare pericolosi ristagni di aria calda, sicuramente deleteri. Processori sempre più potenti, che non di rado dissipano sotto forma di calore anche oltre i 60-70Watt, (avete presente quanto scalda una lampadina da 60 Watt?), schede video di ultima generazione con processori grafici che rivaleggiano con le CPU per il calore prodotto (si pensi alle schede grafiche Nvida FX di fascia alta che richiedono un sistema di raffreddamento tale che la scheda occupa ben due slot), RAM sempre più veloci, schede madri con tutta la relativa sezione dedicata all'alimentazione della CPU, gli Harddisk da 7200 o più giri, producono una quantità tale di calore che è necessario dissipare in un modo o nell'altro.
Non penso di esagerare quando dico che all'interno di un case ben affollato la quantità di calore prodotta equivale a quella generata da un paio di lampade da 80W... non è certo una visione piacevole. Ecco quindi che risulta necessario aggiungere qualche ventola, un pò come ho mostrato nell'articolo sopracitato.

Vediamo dunque come scegliere le ventole, i parametri che devono interessare, e come difendersi da una fastidiosa caratteristica comune ad ogni aggeggio che muove aria: la rumorosità.

Le ventole per PC sono tutte alimentate a 12 Volt, con un amperaggio più o meno variabile tra i 0,10 ed i 0,50 A e con dimensioni da 4x4x1cm ai 12x12x3cm (larghezza x altezza x profondità). In genere dispongono di due cavetti, di colori variabili, blu-rosso, nero-rosso, etc..., tuttavia alcuni modelli presentano un cavetto aggiuntivo. Si tratta delle cosidette ventole tachimetriche, ed il cavetto aggiuntivo consente alla scheda madre di monitorare ed in alcuni casi di controllare e variare (ma questo dipende dalla scheda madre) la velocità di rotazione della ventola stessa. In genere le ventole tachimetriche sono leggermente più costose, ma offrono un vantaggio ulteriore, ovvero la possibilità di controllarne la velocità di rotazione ed essere avvisati nel caso di una rottura della stessa. Tale opzione comunque non è indispensabile, dato che monitorando la temperatura della CPU o della scheda madre è comunque possibile farsi un'idea sul buon funzionamento di tutte le ventole; potrebbero essere al più indicate per raffreddare componenti delicati ma privi della possibilità di monitoraggio della temperatura.

Caratteristiche

L'ideale, quando si procede all'acquisto di una ventola per PC, sarebbe poterne conoscere portata d'aria (generalmente indicata con la sigla CFM) e rumorosità (indicata in dB):

  • portata d'aria (CFM), è la quantità di aria che una ventola "muove", e credo sia ovvio che più è alto il valore, meglio è. Tuttavia spesso ventole con un'elevata portata d'aria ruotano anche ad una elevata velocità e sono quindi anche notevolmente rumorose. Per poter avere un'elevata portata d'aria e nel contempo una ridotta rumorosità, non si dovrebbero scegliere ventole al di sotto degli 8cm di lato;
  • rumorosità (dB), per quel che mi riguarda, considero rumorosa (ed altrettanto dovreste fare voi) ogni ventola che superi i 40 dB. 40dB potrebbero comunque essere tollerati da qualcuno, ma credo che qualunque ventola che superi i 50dB sia da considerarsi troppo rumorosa. Tanto per avere un'idea, una normale conversazione si aggira attorno ai 50 dB, mentre della musica o la TV ascoltata a basso volume sono circa 40 dB. Capite quindi che ascoltare della musica in sottofondo con un PC in cui è installata una ventola da 45-50dB potrebbe essere difficile. Tra le cose da ricordare al momento dell'acquisto, è che un aumento di 10 dB corrisponde all'incirca ad un raddoppio dell'intensità del suono (ruomore nel nostro caso) percepito, mentre una variazione di 3 o 4 dB sarà appena percettibile (questo a causa della scala logaritmica in base 10 in cui si misurano i dB).

Esistono ventole dal profilo particolare, che consente loro di avere una relativamente bassa rumorosità e contemporaneamente un'elevata portata d'aria. Si tratta tuttavia di prodotti di nicchia e piuttosto costosi, prodotti che oltrettutto difficilmente sono reperibili nei negozi di informatica, e che richiedono spesso un'acquisto via web. Si tratta di prodotti di nicchia, ed onestamente, a meno che non vogliate ottenere il massimo della performance incuranti della spesa, non mi sento di consigliarle. Per una normale ventola da 8-9 cm considero eccessivo un prezzo superiore ai 12-15€, ma in un comune negozio di componentistica elettronica potreste cavarvela con un decina di euro al più.

Nel caso non siano indicati rumorosità e portata d'aria, non disperate. Per avere un'idea della velocità di rotazione e quindi della rumorosità, se il negoziante non è in grado di aiutarvi (98% dei casi), guardate i milliAmpere (mA) o gli Ampere (A) di corrente che la ventola assorbe (generalmente è scritto sulla ventola stessa).

Ventola con amperaggio da 0,20AVentola con amperaggio da 0,14A

Più alto il valore in A che la ventola assorbe, più alta sarà la velocità di rotazione e quindi la rumorosità (ma anche la capacità di raffreddamento). Nel caso di ventole da 8 cm potete considerare decisamente silenziose quelle che si mantengono al di sotto dei 0,15 A, mentre ventole più performanti e rumorose sono in genere sopra i 0,20 A. Su alcune ventole viene poi espressamente indicato "Low Noise" ovvero bassa rumorosità, ed in genere tale scritta dovrebbe essere affidabile, ma un'occhiata all'amperaggio è sempre buona norma.

Per quanto riguarda la corrente assorbita (gli Ampere, A), prima di attaccare ventole con un amperaggio superiore a 0,350 A direttamente alla scheda madre, controllate il manuale d'uso della scheda stessa, dove dovrebbe essere indicato l'amperaggio massimo consentito. Pena il rischio di bruciare la scheda madre stessa.

Come fare per scegliere quindi?

Se non interessa il rumore, preferite le ventole più performanti, ma evitate di prendere qualcosa che superi i 55 dB (a meno che non teniate il computer in terrazzo o nell'officina di un fabbro ;-). Una soluzione potrebbe essere quella di aumentare la dimensione delle ventole, dato che ventole più grandi (ne trovate fino a 12cm di diametro) a parità di velocità di rotazione, muovono molta più aria e sono generalmente anche più silenziose. Potete ingegnarvi un pò per adattare ventole di dimensioni maggiori al dissipatore per la CPU; ad esempio, io monto una ventola da 9 cm (alimentata a 7 Volt) sopra un dissipatore progettato per ventole da 8 cm; sono bastati un paio di pezzi di plastica flessibile (per sicurezza, assicuratevi che il punto di fusione della plastica sia superiore ai 100°C... per verificarlo basta immergerla in acqua bollente) e qualche vite in più. Stesso discorso dicasi per le ventole da applicare al case, preferite quelle da 8cm, evitate come la peste quelle da 6cm e se possibile sceglietene da 9 o meglio ancora da 12cm (ma in tal caso dovrete probabilmente addattare le aperture del case e munirvi di trapano e/o seghetto alternativo).

Abbassare il voltaggio di alimentazione?

Altra soluzione per abbassare la rumorosità di una ventola, è quella di abbassarne il voltaggio di alimentazione, portandolo da 12 a 7 Volt. Ad esempio, una ventola da 9 cm piuttosto veloce e performante, con un amperaggio di 0,28A, se troppo rumorosa quando alimentata a 12V, risulta invece tollerabile se alimentata a 7V. Come si fa? Niente di più facile. Prendete uno dei normali cavetti a quattro poli che escono dall'alimentatore, e guardatelo; dovrebbero esserci 4 fili (anzi, sicuramentente ci sono 4 fili), uno rosso, uno giallo e due neri. Anche se non formalmente corretto (mi perdonino i periti e gli ingegneri che sanno qualcosa di elettrotecnica), supponiamo per semplicità che ad ogni cavetto corrisponda un determinato voltaggio. I due cavetti neri sono a 0 Volt, quello giallo è a 12Volt e quello rosso a 5V, come mostrato qui sotto:

 

Schema connettore di alimentazione

 

Le ventole che si attaccano direttamente all'alimentatore e che sono munite di un connettore simile a quello qui sopra, generalmente vengono collegate al cavetto giallo (quello a 12V per intenderci) ed a quello nero (quello a 0V); il voltaggio di alimentazione si ottiene facendo la differenza tra le tensioni (i volt) associati ad ogni cavetto, ed infatti:

giallo - nero = 12V - 0V = 12V

Per ventole munite di tale attacco, in genere non sarà necessario tagliare nessun cavo. Semplicemente basterà sfilare il connettore nero e rosso dall'attacco della ventola ed invertiteli. Allo scopo dovrebbe bastare un piccolo cacciavite di precisione od in mancanza d'altro un grosso spillo. In tal modo, invertendo rosso e nero, la ventola risulterà alimentata a 7V. La figura seguente dovrebbe aiutarvi a capire:

 

Schema di collegamento della ventola

 

Invece di essere collegata al giallo ed al nero dell'alimentatore, la ventola risulterà ora collegata al giallo (12V) ed al rosso (5V) ecco che otterrete una tensione di alimentazione di 7 Volt, ed il gioco è fatto:

giallo - rosso = 12V - 5V = 7V

come volevamo. La ventola girerà più lentamente e sarà meno rumorosa (ma muoverà anche meno aria, ricordatevelo). In alternativa, collegando la ventolina al rosso ed al nero, si ottiene una tensione ancora inferiore, ovvero di 5V, ma a questa tensione, alcune ventole presentano problemi e potrebbero non funzionare correttamente (dovete provare).

Se non riuscissimo a trovare ventole silenziose, potremmo quindi comprare quelle rumorose e scegliere di abbassarne il voltaggio di alimentazione a 7V proprio come accennato in precedenza. Generalmente tutte le ventole di dimensione superiore od uguale ai 9cm si prestano bene a questa tecnica; una ventola da 9cm alimentata a 7 Volt sposterà la stessa aria di una ventola da 8cm a 12 Volt di media portata, ma sarà sicuramente più silenziosa.

Nel caso invece abbiate una ventola con attacco piccolo, pensata per essere collegata alla scheda madre, sarà necessario staccarla ed attaccarla direttamente all'alimentatore, tagliando i cavetti della ventola (non è necessario tagliare nessun cavo dell'alimentatore!); si noti che alcune di queste ventole presentano tre cavetti. Si tratta infatti delle cosidette ventole tachimetriche. Il cavetto aggiuntivo, il cui colore dipende sovente dal produttore, ma che potrebbe essere verde (in ogni caso non dovrebbe essere giallo, nero o rosso), serve per "contare" il numero di giri della ventola, ovvero monitorarne la velocità. Questo infatti previene il rischio che la ventola si fermi e che la CPU raggiunga una temperatura troppo elevata (se la velocità della ventola scende sotto valori troppo bassi, viene genralmente attivato un segnalatore acustico od altre procedure di sicurezza). Sebbene questa opzione possa essere piuttosto utile, il mio consiglio, come già detto in precedenza, è in genere quello di installare nel PC un programma di controllo della temperatura (quale l'ottimo Motherboard Monitor, MBM), e fare affidamento su di esso per il monitoraggio di temperature e voltaggi. Questi programmi possono infatti essere impostati in modo tale da spegnere il PC od avvisare l'utente in caso di temperature troppo elevate, e sono in genere compatibili con tutte le ultime schede madri. Non temete quindi di sostiutire un'eventuale ventola tachimetrica molto rumorosa sul vostro processore con un'equivalente non tachimetrica ma decisamente più silenzionsa, come ad esempio una ventola da 9cm; affidatevi poi ad un programma di monitoraggio delle temperature, per tenere sotto controllo i vostri componenti ed accorgervi in tal modo di una improvvisa rottura della ventola stessa. La procedura per i collegamenti è simile a quella mostrata in precedenza. Semplicemente sfilate da una delle prese dell'alimentatore i cavetti giallo e rosso (nel caso vogliate alimentarla a 7V) e collegateli come mostrato in figura

 

Schema di collegamento della ventola da 7 o 12 volt

 

se i colori dei cavetti delle ventole sono blu e rosso, oppure nero e rosso, collegate il cavetto rosso della ventola al cavetto giallo dell'alimentatore; comunque, non preoccupatevi, perchè nel caso abbiate invertito i fili, semplicemente la ventola non funzionerà, ma non rischierete di rovinare nulla. Ripeto, se dopo averla collegata, la ventola non parte, invertite i fili.

Effettuare i collegamenti

Vi ricordo che non è necessario usare le forbici per collegare i cavetti della ventola a quelli dell'alimentatore. Non tagliate i cavi dell'alimentatore, a meno che non sappiate esattamente quello che state facendo! Le foto seguenti mostrano come collegare il cavetto della ventola al morsetto dell'alimentatore:

Anzitutto sbucciate generosamente (ma non troppo) i cavetti della ventola

Sbucciare il cavetto della ventola

Il prossimo passo consiste nell'estrarre i cavetti dal morsetto dell'alimentatore. NON TAGLIATELI, non serve!

Estrarre i cavetti dal connettore dell'alimentatore

Con un piccolo cacciavite o con uno spillo o con qualcosa di sufficientemente sottile e resistente (può bastare anche uno stuzzicadenti), abbassate le piccole linguette che trattengono in sede il cavetto. Nelle foto qui sotto potete vedere di cosa sto parlando

Cavetto estratto con un cacciavite di precisione

Particolare delle linguette che bloccano il cavetto nel connettore

Le linguette devono essere nella posizione indicata qui sotto per potre estrarre il cavetto

Particolare delle linguette che bloccano il cavetto nel connettore

Avvolgere il cavetto della ventola alla base del morsetto estratto, base che dovrebbe essere la porzione più sottile. Assicuratevi di non effettuare un avvolgimento troppo "grosso", altrimenti non riuscirete più a rimettere in sede il cavo dell'alimentatore. Se effettuerete un paio di avvolgimenti, non servirà utilizzare dello stagno per saldare i due cavetti. Allargate nuovamente le linguette di bloccaggio, spingendo dall'interno con il solito cacciavite

Come attaccare il cavetto della ventola al connettore

Reinserite i due cavetti collegati, assicurandovi che non sporga qualche filo scoperto dal connettore in plastica. Controllate inoltre di aver incastrato correttamente il cavetto tirandolo e provando a sfilarlo (con relativa delicatezza).

Connettore di alimentazione con attaccato il cavetto della ventola inserito


P.S. ricordatevi di effettuare tutti i collegamenti per le ventole a computer spento (meglio se disinserite il cavo di alimentazione), perchè nel malaugurato caso vengano cortocircuitati due fili, potreste rovinare alcuni dei componenti del PC (scheda madre, dischi fissi, etc...) nel caso l'alimentatore non sia schermato o non abbia protezioni contro i cortociruiti (tutti gli alimentatori dovrebbero avere un meccanismo interno di sicurezza che li spegne in caso di cortocircuito, ma è meglio non rischiare).
Nota: in molti negozi, quando chiedete una ventola, vi rifilano una ventola con tanto di dissipatore attaccato. In questo articolo invece intendo parlare della sola ventola o ventilatore che dir si voglia. Ricordate che potete acquistare queste ventole non solo su internet o nei negozi per PC, ma anche in qualunque negozio di componentistica elettronica.